Qualcuno che ne capisce di Trading?

Il posto giusto per tutto il resto
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chiaraweb
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So che su FOL ci saranno quattordicimila posts a riguardo, ma non so se sono pronta a tutto ciò :oops:

Qualcuno di voi fa trading online e può semplicemente indicare qualche link dal quale iniziare per capire come funziona l'ambaradan?

BILLIONS mi ha definitivamente incuriosita a provarci :mrgreen:
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kratkorinakore
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Dipende innanzitutto su cosa vorresti orientati...Trading Generico (azioni), Forex (valute), CFD (prodotti in leva).
Su questi ultimi attenzione perché sono i più pubblicizzati online (piattaforme tipo LCG,PLUS500,ecc...) ma bisogna essere molto preparati perché il rischio è elevato


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chiaraweb
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kratkorinakore ha scritto:Dipende innanzitutto su cosa vorresti orientati...Trading Generico (azioni), Forex (valute), CFD (prodotti in leva).
Su questi ultimi attenzione perché sono i più pubblicizzati online (piattaforme tipo LCG,PLUS500,ecc...) ma bisogna essere molto preparati perché il rischio è elevato
Non ne so davvero nulla, quindi non ho la più pallida idea, qual'è l'ambiente per uno che inizia secondo te?
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kratkorinakore
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Come prima cosa ti devi guardare il film Money Monster con George Clooney!
Scherzi a parte...quale sarebbe il tuo obiettivo? Se vuoi investire una percentuale del tuo capitale il mio consiglio è di NON operare assolutamente da sola.
Se invece hai voglia solo di divertirti ed imparare qualcosa potresti scaricarti una piattaforma come PLUS500 dove puoi usare un conto virtuale e fare pratica senza rischiare nulla!


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reietto
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chiaraweb ha scritto: BILLIONS mi ha definitivamente incuriosita a provarci :mrgreen:
Attenzione che viene a cercarti Chuck Roades o peggio ancora il mastino Mr Deke. Immagine


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chiaraweb
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reietto ha scritto: Attenzione che viene a cercarti Chuck Roades o peggio ancora il mastino Mr Deke. Immagine
hahaah dai che oggi è lunedì :mrgreen:
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Paro
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Sarà che sono un private banker, sarà che ho studiato economia, sarà che ho fatto corsi, partecipo a meeting in cui si ha la possibilità di ascoltare e incontrare gestori di grandi fondi ecc ma come kratkorinakore io sconsiglio di buttarsi su piattaforme di trading se si è senza esperienza altrimenti ci si fa solo male (volutamente non ho usato il condizionale, perchè è sicuro farsi male!).

Con questa premessa se fai un giro in una qualsiasi libreria hoepli trovi un po' di libri "for dummies" che spiegano in primis cosa sono titoli, opzioni ecc e il loro funzionamento, ma da li in poi nessuno ti dirà cosa comprare del resto nessuno ha la sfera di cristallo.

Sia chiaro, non voglio "demolire" il tuo entusiasmo, ma meglio farsi seguire da un professionista e comprare strumenti gestiti, dove seppur i guadagni teorici sembrano inferiori si ha la sicurezza di un gestore alle proprie spalle che si muove sicuramente in modo più efficace di un "profano".
Poi con piccole somme e un conto Fineco si può "giocare", ma sempre ricordandosi che si potrebbero anche perdere soldi e se si usano derivati è un attimo...
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chiaraweb
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Si Paro hai ragione! grazie
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luke1985
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Perché proprio trading? Il 95% delle piattaforme sopratutto quelle pubblicizzate è fuffa. Ma questa è solo la mia opinione. Se vuoi invece parlare di strumenti finanziari un po' più semplici e tangibili allora qualcosa di interessante c'è. :)
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kratkorinakore
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luke1985 ha scritto:Perché proprio trading? Il 95% delle piattaforme sopratutto quelle pubblicizzate è fuffa. Ma questa è solo la mia opinione. Se vuoi invece parlare di strumenti finanziari un po' più semplici e tangibili allora qualcosa di interessante c'è. :)
Mi trovo in disaccordo con questa affermazione. Le piattaforme più solide e note (LCG e PLUS500 solo x fare alcuni nomi) sono assolutamente affidabili e regolate da leggi molto severe. L'importante è essere consapevoli che facendo trading (in leva sopratutto) non è un modo per investire i propri risparmi ma un modo "spinto" per comprare e vendere grosse quantità di azioni o valute. Deve essere BEN CHIARO che una perdita in leva può azzerare in poco tempo il capitale investito.


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chiaraweb
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Allora, io non ho soldi da investire nè da perdere, ma mi piaceva l'idea di smanettare un po' su questo TOL in cui inciampo pressochè ogni giorno, conoscere un po' il mondo, capire i termini ecc.
Ma non certo con l'idea di investire risparmi pensando di viverci di rendita
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reietto
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Per curiosità cosa intendi per LEVA?

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reietto ha scritto:Per curiosità cosa intendi per LEVA?

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Attraverso l'utilizzo della leva finanziaria (o "leverage") un soggetto ha la possibilità di acquistare o vendere attività finanziarie per un ammontare superiore al capitale posseduto e, conseguentemente, di beneficiare di un rendimento potenziale maggiore rispetto a quello derivante da un investimento diretto nel sottostante e, di converso, di esporsi al rischio di perdite molto significative.

FONTE: consob.it


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reietto
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Grazie per la spiegazione.

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Sia ben chiaro che una perdita in leva può azzerare il capitale investito più la leva.
Se per esempio ho 100 euro e voglio usare leva 10 (10 a 1) avrò 1000 euro da investire (100 miei + 900 in prestito), in caso di un +20% mi troverò con 1200 euro e un guadagno del 200%, in caso di -20% mi troverò con 800 euro e una perdita del 200%.
Se per esempio ho 100 euro e voglio usare leva 100 (100 a 1) avrò 10000 euro da investire (100 miei + 9900 in prestito), in caso di un +20% mi troverò con 12000 euro e un guadagno del 2000%, in caso di -20% mi troverò con 8000 euro e una perdita del 2000%.

Non si inizia a fare trading in leva.
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FFItalia
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Premetto, pur essendo laureato in economia non mi sono mai interessato di trading ma concordo con Paro.... in linea generale meglio lasciar fare a chi lo fa di professione.
Detto questo.... se qualcuno ci vuole provare "per gioco" e per capire come funziona, cosa che in effetti interessa anche a me e prima o poi ci proverò (tempo permettendo) .... credo che il tutto vada preso come "un gioco".
Lo so che ci si rischia soldi veri.... ma credo che vada visto il tutto come un casino on line... le probabilità di vincere sono molto basse, se poi uno ci vuole provare deve decidere una cifra che è disposto a giocare/perdere, non scostarsi da quella cifra e soprattutto evitare le parti più complicate, con potenzialità di perdita superiore alla cifra che si è disposti a rischiare (vedi discorso sulla leva).
Per avere speranza di guadagnare, a meno di botte di fortuna clamorosa, uno ci deve investire molto tempo e denaro... spesso vedo anche io pubblicità dalle quali sembra che con pochi soldi e senza sforzo puoi fare guadagni esorbitanti.... ma personalmente non ci credo..... se uno mi propone un facile guadagno la cosa mi puzza in partenza... se è tutto così facile, veloce e senza rischi... perchè non lo fa lui invece di proporlo a me?
Si ok sono forse pessimista... ma come per ogni altro "gioco" di previsione... per l'utente normale se sul lungo periodo ne esce in pari secondo me è un buon risultato
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mate
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Ecco un esempio pratico su come farsi male

Alitalia, buco virtuale da 350 mln sui derivati. Beffa per le banche azioniste

È una di quelle storie di sovrapposizioni tra gli azionisti di riferimento che sono anche creditori della società. E nel caso di Alitalia e dei derivati che pesano sui conti della compagnia è il ruolo sovrapposto di socio forte e di azionista nel vettore che hanno le tre banche (Intesa, UniCredit e Mps). Il neo commissario Luigi Gubitosi vuole, come prima mossa, chiudere i contratti derivati sul carburante e stima di recuperare sui bilanci della compagnia 128 milioni di euro. Se lui li recupera qualcuno perderà l'importo corrispettivo. Le minusvalenze di Alitalia sono infatti le plusvalenza delle banche che hanno venduto le polizze di copertura. E quel qualcuno coincide proprio con le tre banche azioniste. Negli anni infatti sia Intesa (con Banca Imi) sia UniCredit che Mps hanno venduto derivati sul Jet fuel ad Alitalia. Se il prezzo saliva sopra i 68 dollari erano le banche a coprire i costi ulteriori, se invece come è accaduto, il carburante è sceso ben sotto quella soglia era Alitalia a registrare minusvalenze e le banche a guadagnarci. Ora se Gubitosi intende rescindere anzitempo i contratti spetterebbe a lui liquidare i 128 milion di guadagno alle banche azioniste.

Ma con Alitalia in amministrazione straordinaria quel pagamento non avverrà. Quei soldi che spetterebbero alle banche finiranno nel gran calderone dei crediti da riscuotere. Chissà quando però. E così per le tre banche italiane divenute nel tempo i principali azionisti di Cai che, tramite la Midco, controllano il 51% della compagnia di bandiera, dopo il danno delle maxi-perdite complessive che si sono riverberate a monte arriva la beffa. La chiusura anzitempo di quegli swap sul carburante che garantivano a oggi delle plusvalenze alle banche non saranno incassate e diventeranno nuovo credito che finirà forse perso nel drammatico percorso dell'amministrazione straordinaria. I conti che Gubitosi ha fatto sono freschi. Ma il quadro era pesante già a fine 2015. Alitalia sul fronte delle coperture rischi non ci ha proprio azzeccato.

A fine dell'esercizio 2015 infatti i soli contratti derivati sul prezzo del carburante, in pancia al vettore segnavano fair value negativo per 350 milioni di euro. Con un peggioramento drastico sull'anno precedente quando le minusvalenze erano di “soli” 198 milioni. È plausibile che il quadro non sia cambiato granchè, dato che nei giorni scorsi Gubitosi dopo la prima ricognizione ha detto che con la chiusura di alcuni contratti la compagnia toglie 128 milioni di minusvalenze dai suoi conti. E a conferma della gabbia in cui si era infilata Alitalia c'è l'analisi di sensitività sul prezzo del jet fuel che si ritrova nelle 200 pagine del bilancio 2015.

Quel buco virtuale di 350 milioni a carico di Alitalia registrato a fine del 2015 non si coprirebbe pressochè mai. Se il prezzo del carburante sale del 20% quella minusvalenza scenderebbe a 203 milioni. Un risparmio certo ma resterebbe una perdita ingente comunque. E se il prezzo dovesse in realtà scendere ulteriormente di un 20% la zavorra per Alitalia passerebbe a ben 497 milioni dai 350. Come si vede una sorta di capestro. La scommessa evidentemente non ha funzionato. Porre l'asticella di copertura a quasi 70 dollari si è rivelato un traguardo impossibile da raggiungere. Un'asticella più bassa avrebbe evitato di imbarcare perdite potenziali così alte per una compagnia che già va in rosso da tempo sui margini operativi con i costi che superano ampiamente i ricavi. Quanto alle banche l'avventura in Alitalia è stata un flop. Lo stesso ad di UniCredit, Mustier ha ricordato che solo negli ultimi tre anni la sua banca ha perso su Alitalia ben 500 milioni. Anche per Intesa le perdite sono rilevanti. Basti pensare che i due big bancari italiani, con la sottoscrizione degli aumenti di capitale, sono oggi i due soci forti di Cai con il 32% di UniCredit e il 31% di Intesa. A seguire la Popolare di Sondrio che in Cai ha il 12% e Mps con il 3%. Il primo socio industriale è Atlantia con il 7%.

http://mobile.ilsole24ore.com/solemobil ... 1846.shtml
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Lysergic
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Ciao a tutti! È il mio primo post :)
Volevo aggiungere a quello che è già stato giustamente detto da altri (peraltro ben più competenti di me a riguardo) che ultimamente va "di moda" il trading di cryptocoins (quindi Bitcoin e compagnia bella).
Si tratta di un mercato altamente volatile, non controllato, dove però si possono fare guadagni stratosferici se comparati ai mercati tradizionali.
Ovviamente si possono perdere soldi con la stessa velocità :)
Io personalmente ho qualcosina di investito in btc e altri altcoin, diciamo che fino adesso il trend generale è stato di netta salita, chi ha comprato anche solo 1 mese fa ora è in netto guadagno, con tutto che ci sono stati alti e bassi (come per ogni mercato).
Potete dare un'occhiata su http://poloniex.com/exchange se volete curiosare l'andamento delle cryptovalute più scambiate negli ultimi mesi, poloniex è uno dei mercati più famosi, assieme a kraken e bittrex.
Ciao!
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