Nuovi corridoi turistici COVID FREE dall'Italia
Te lo ha detto espressamente emirates che la loro polizza non ti coprirebbe se non hai il travel pass ?pepitola ha scritto:Polizza Emirates inclusa nei biglietti mi copre...
Ovviamente dovrò avere travel pass altrimenti non mi copriranno.
Ho visto che c è ancora anche se è leggermente cambiata rispetto a quando ho preso io i biglietti.
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Ho chiamato direttamente il numero dei sinistri e mi è stato detto questo:EnricoC ha scritto: Te lo ha detto espressamente emirates che la loro polizza non ti coprirebbe se non hai il travel pass ?
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Al momento dell'apertura del sinistro non richiediamo travel pass ma, se dovesse servire nei passaggi successivi della pratica, lei deve esserne in possesso altrimenti la consideriamo viaggiatrice di paesi verso i quali c è il divieto.
Adesso ho fatto la richiesta per avere copertura polizza personalizzata con nome cognome viaggio e tutto, così come indicato sul sito emirates.
Dovrebbero rispondermi entro 3 giorni lavorativi.
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Io sto dicendo che tutte le garanzie della platino non valgono nei paesi del gruppo E. Non solo la garanzia covid.EnricoC ha scritto: Ma non è che stiamo dicendo la stessa cosa ?
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Cioè se vai ai caraibi e ti rompi una gamba, l'assicurazione platino non paga.
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Ah okriverton ha scritto:Io sto dicendo che tutte le garanzie della platino non valgono nei paesi del gruppo E. Non solo la garanzia covid.
Cioè se vai ai caraibi e ti rompi una gamba, l'assicurazione platino non paga.
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No. Solo la garanzia Covid non viene riconosciuta se viaggi in paesi dove non è consentito farlo per turismo.
Se vai ai Caraibi e ti rompi una gamba l’assicurazione paga.
È chiaramente specificato nell’ informativa della polizza amex platino relativamente al Covid 19
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Allora sarà stato il solito operatore improvvisato....EnricoC ha scritto: Ah ok
No. Solo la garanzia Covid non viene riconosciuta se viaggi in paesi dove non è consentito farlo per turismo.
Se vai ai Caraibi e ti rompi una gamba l’assicurazione paga.
È chiaramente specificato nell’ informativa della polizza amex platino relativamente al Covid 19
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Dove trovo scritto quello che dici?
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Mio cugino ha un dubbio che non riesce a risolvere.
Mio cugino abita in Piemonte a poco meno di 2 ore di auto da Malpensa e a poco più di tre ore di auto da Nizza.
Se vuole andare chessò alle maldive partendo da MXP dovrà per forza servirsi dei Corridoi covid free dall'Italia e seguendo le regole potrà viaggiare e rientrare senza nessun tipo di restrizione e/o quarantena.
Se trovasse un'offerta allettante da Nizza potrebbe tranquillamente viaggiare verso le Maldive verso cui non ci sono restrizioni per i vaccinati (figura nell'elenco delle destinazioni Orange List francese).
Mio cugino dovrà solo avere l'accortezza di trovare un'assicurazione non italiana che lo copra. Inoltre al ritorno compilando il PLF dovrà fare 10 giorni di isolamento fiduciario una volta rientrato a casa.
Non violerebbe nessuna regola/legge
Dimentica qualcosa mio cugino?
Mio cugino abita in Piemonte a poco meno di 2 ore di auto da Malpensa e a poco più di tre ore di auto da Nizza.
Se vuole andare chessò alle maldive partendo da MXP dovrà per forza servirsi dei Corridoi covid free dall'Italia e seguendo le regole potrà viaggiare e rientrare senza nessun tipo di restrizione e/o quarantena.
Se trovasse un'offerta allettante da Nizza potrebbe tranquillamente viaggiare verso le Maldive verso cui non ci sono restrizioni per i vaccinati (figura nell'elenco delle destinazioni Orange List francese).
Mio cugino dovrà solo avere l'accortezza di trovare un'assicurazione non italiana che lo copra. Inoltre al ritorno compilando il PLF dovrà fare 10 giorni di isolamento fiduciario una volta rientrato a casa.
Non violerebbe nessuna regola/legge
Dimentica qualcosa mio cugino?
Ciò che conta è la nazionalità di tuo cugino che è italiana,anche se dovesse partire da Nizza dovrebbe fare tutto quello che è previsto dai corridoi turistici.vsm ha scritto:Mio cugino ha un dubbio che non riesce a risolvere.
Mio cugino abita in Piemonte a poco meno di 2 ore di auto da Malpensa e a poco più di tre ore di auto da Nizza.
Se vuole andare chessò alle maldive partendo da MXP dovrà per forza servirsi dei Corridoi covid free dall'Italia e seguendo le regole potrà viaggiare e rientrare senza nessun tipo di restrizione e/o quarantena.
Se trovasse un'offerta allettante da Nizza potrebbe tranquillamente viaggiare verso le Maldive verso cui non ci sono restrizioni per i vaccinati (figura nell'elenco delle destinazioni Orange List francese).
Mio cugino dovrà solo avere l'accortezza di trovare un'assicurazione non italiana che lo copra. Inoltre al ritorno compilando il PLF dovrà fare 10 giorni di isolamento fiduciario una volta rientrato a casa.
Non violerebbe nessuna regola/legge
Dimentica qualcosa mio cugino?
Anch'io posso prendere un viaggio con scalo e fare uno stop over lungo ma non significa che posso esimermi se la destinazione finale è in lista E ed è raggiungibile per turismo solo in questa modalità.
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non sono convinto.pepitola ha scritto: ↑sab gen 29, 2022 2:00 am Ciò che conta è la nazionalità di tuo cugino che è italiana,anche se dovesse partire da Nizza dovrebbe fare tutto quello che è previsto dai corridoi turistici.
Anch'io posso prendere un viaggio con scalo e fare uno stop over lungo ma non significa che posso esimermi se la destinazione finale è in lista E ed è raggiungibile per turismo solo in questa modalità.
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i corridoi turistici valgono solo per i voli in partenza dall'Italia (sia diretti sia quelli con scalo).
Lo stato italiano non può vietare il rientro di un cittadino italiano al proprio domicilio o residenza (infatti non lo fa e ti chiede di restare in isolamento 10 giorni se ritorni da un paese dell'elenco E)
INGRESSO/RIENTRO IN ITALIA DA PAESI DELL’ELENCO E –
Il rientro/l’ingresso in Italia, in caso di soggiorno/transito nei 14 giorni precedenti da questo gruppo di Paesi è sempre consentito ai cittadini italiani/UE/Schengen e loro familiari, nonché ai titolari dello status di soggiornanti di lungo periodo e loro familiari (Direttiva 2004/38/CE).
All’ingresso/rientro in Italia da questi Paesi, è obbligatorio:
Compilare un formulario on-line di localizzazione (denominato anche digital Passenger Locator Form (dPLF), da mostrare in cartaceo o sul proprio dispositivo mobile al vettore, al momento dell’imbarco, e a chiunque sia preposto a effettuare i controlli. È opportuno essere pronti a mostrare eventuale documentazione di supporto e a rispondere a eventuali domande da parte del personale preposto ai controlli.
Presentare al vettore, all’atto dell’imbarco, e a chiunque sia preposto ai controlli, un certificato che attesti il risultato negativo di un test molecolare condotto con tampone, effettuato nelle settantadue (72) ore precedenti l’ingresso in Italia, ovvero di un test antigenico condotto con tampone, effettuato nelle ventiquattro (24) ore precedenti l’ingresso in Italia.
Sottoporsi comunque a isolamento fiduciario e sorveglianza sanitaria (informando la ASL competente per attivare la sorveglianza) per un periodo di dieci (10) giorni, presso l’indirizzo indicato sul dPLF, raggiungibile solo con mezzo privato.
Al termine dei dieci (10) giorni di isolamento fiduciario, è obbligatorio effettuare un ulteriore test molecolare o antigenico, condotto con tampone.
È consentito il transito aeroportuale, senza uscire dalle zone dedicate dell’aerostazione.
Io non ho mai detto che ti vieta il rientro in Italia.vsm ha scritto: non sono convinto.
i corridoi turistici valgono solo per i voli in partenza dall'Italia (sia diretti sia quelli con scalo).
Lo stato italiano non può vietare il rientro di un cittadino italiano al proprio domicilio o residenza (infatti non lo fa e ti chiede di restare in isolamento 10 giorni se ritorni da un paese dell'elenco E)
INGRESSO/RIENTRO IN ITALIA DA PAESI DELL’ELENCO E –
Il rientro/l’ingresso in Italia, in caso di soggiorno/transito nei 14 giorni precedenti da questo gruppo di Paesi è sempre consentito ai cittadini italiani/UE/Schengen e loro familiari, nonché ai titolari dello status di soggiornanti di lungo periodo e loro familiari (Direttiva 2004/38/CE).
All’ingresso/rientro in Italia da questi Paesi, è obbligatorio:
Compilare un formulario on-line di localizzazione (denominato anche digital Passenger Locator Form (dPLF), da mostrare in cartaceo o sul proprio dispositivo mobile al vettore, al momento dell’imbarco, e a chiunque sia preposto a effettuare i controlli. È opportuno essere pronti a mostrare eventuale documentazione di supporto e a rispondere a eventuali domande da parte del personale preposto ai controlli.
Presentare al vettore, all’atto dell’imbarco, e a chiunque sia preposto ai controlli, un certificato che attesti il risultato negativo di un test molecolare condotto con tampone, effettuato nelle settantadue (72) ore precedenti l’ingresso in Italia, ovvero di un test antigenico condotto con tampone, effettuato nelle ventiquattro (24) ore precedenti l’ingresso in Italia.
Sottoporsi comunque a isolamento fiduciario e sorveglianza sanitaria (informando la ASL competente per attivare la sorveglianza) per un periodo di dieci (10) giorni, presso l’indirizzo indicato sul dPLF, raggiungibile solo con mezzo privato.
Al termine dei dieci (10) giorni di isolamento fiduciario, è obbligatorio effettuare un ulteriore test molecolare o antigenico, condotto con tampone.
È consentito il transito aeroportuale, senza uscire dalle zone dedicate dell’aerostazione.
Ti sto dicendo che se vuole partire da Nizza per turismo senza corridoio turistico lo può fare ma sta commettendo un illecito e se dovesse succedere qualcosa non è coperto.
E se per puro caso la compagnia, vedendo un passaporto italiano, chiedesse documentazione e si rifiutasse di farlo imbarcare, avrebbero ragione.
Poi ognuno può aggirare le leggi, trovare escamotage.
Ma se pensi che tutti noi possiamo partire ovunque nel mondo facendo un semplice scalo e stare nel giusto, sei fuori strada.
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Solo per capire.
Quindi un italiano residente regolarmente a Parigi per prendere l’aereo si deve basare sulle regole italiane?
Mentre un mio collega di lavoro spagnolo che vive in Italia da una vita puó tranquillamente andare a Malpensa e andare dove vuole?
Sei sicuro/a che i corridoi limitino la nazionalitá? Perchè io continuo a leggere che parlano di limitazioni per i voli in partenza dall’Italia.
Nessuno sta dicendo di violare le regole.
Io sto cercando di capirle.
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Quindi un italiano residente regolarmente a Parigi per prendere l’aereo si deve basare sulle regole italiane?
Mentre un mio collega di lavoro spagnolo che vive in Italia da una vita puó tranquillamente andare a Malpensa e andare dove vuole?
Sei sicuro/a che i corridoi limitino la nazionalitá? Perchè io continuo a leggere che parlano di limitazioni per i voli in partenza dall’Italia.
Nessuno sta dicendo di violare le regole.
Io sto cercando di capirle.
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https://www.americanexpress.com/content ... Q-NAC1.pdfriverton ha scritto:Allora sarà stato il solito operatore improvvisato....
Dove trovo scritto quello che dici?
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Al secondo punto
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Alla compagnia aerea se parti da un altro paese verso una destinazione che il governo italiano vieta con il loro decreto non gliene potrebbe importare di meno …pepitola ha scritto:Io non ho mai detto che ti vieta il rientro in Italia.
Ti sto dicendo che se vuole partire da Nizza per turismo senza corridoio turistico lo può fare ma sta commettendo un illecito e se dovesse succedere qualcosa non è coperto.
E se per puro caso la compagnia, vedendo un passaporto italiano, chiedesse documentazione e si rifiutasse di farlo imbarcare, avrebbero ragione.
Poi ognuno può aggirare le leggi, trovare escamotage.
Ma se pensi che tutti noi possiamo partire ovunque nel mondo facendo un semplice scalo e stare nel giusto, sei fuori strada.
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Te lo dico per esperienza personale. Non si pone proprio il problema. E idem la polizia di frontiera di un altro paese. Per loro sei un cittadino europeo. Punto
E pure alla compagnia aerea se parti da italia e la polizia di frontiera italiana frega poco …se non niente. Poi ci sarà stato qualcuno fermato in questi due anni, ma la grande minoranza
In agosto sono stato alle Maldive partendo dalla Germania per aggirare le regole. Al cambio di aereo a Dubai per Male erano più i cittadini italiani partiti da Roma e Malpensa che quelli di altre nazionalità.
Poi ognuno corre i propri rischi, ma credo che quello di vedersi respinti sia il minore.
L’importante è avere una assicurazione che copre e tenere in conto che al ritorno si potrebbe risultare positivi al tampone e quindi essere costretti a prolungare la “vacanza”, con annessi e connessi.
Settimana scorsa due conoscenti sono partiti per il brasile da Fiumicino con TAP per turismo. Problemi zero.
Quanto al PLF, se parti dalla Francia x destinazione chissà dove e ritorni in Francia, se per tornare in italia (in macchina o in aereo) ometti di dire che sei stato chissà dove ma metti solo Francia, dubito che qualcuno possa obiettare qualcosa …
È corretto ? No. Tantissimi lo fanno ? Si.
Io lo farei ? Si. E senza pormi alcun problema.
Sono un fuorilegge o irrispettoso delle regole ? Si, relativamente a questa regola lo sono, ma non me ne frega niente.
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Secondo me assolutamente no. Le regole italiane valgono per chi parte dall’Italia. Pur essendo di rado rispettate.vsm ha scritto:Solo per capire.
Quindi un italiano residente regolarmente a Parigi per prendere l’aereo si deve basare sulle regole italiane?
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Se sei cittadino italiano (residente o no a Parigi) e parti da Parigi sei in suolo francese quindi nessuno ti contesterà qualcosa per il decreto italiano.
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Tutto giusto Enrico.
Era solo per evidenziare la situazione surreale.
Se un italiano parte dalla Francia verso un paese della lista E e al rientro in Italia dichiara di esserci stato negli ultimi 14 giorni e si fa i 10 giorni di isolamento non è fuorilegge e rispetta tutte le normative italiane ed europee.
Era solo per evidenziare la situazione surreale.
Se un italiano parte dalla Francia verso un paese della lista E e al rientro in Italia dichiara di esserci stato negli ultimi 14 giorni e si fa i 10 giorni di isolamento non è fuorilegge e rispetta tutte le normative italiane ed europee.
Assolutamente si. A voler essere del tutto ligivsm ha scritto:Tutto giusto Enrico.
Era solo per evidenziare la situazione surreale.
Se un italiano parte dalla Francia verso un paese della lista E e al rientro in Italia dichiara di esserci stato negli ultimi 14 giorni e si fa i 10 giorni di isolamento non è fuorilegge e rispetta tutte le normative italiane ed europee.
Situazione che chiamarla solo surreale è generoso
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Attenzione però che il decreto che ha istituto le liste dei paesi dice espressamente all’art. 49 “sono vietati gli spostamenti per Stati e territori di cui all’elenco E dell allegato 20” consentendomi il rientro se sono cittadino UE ( con quarantena etc) Quindi il rientro sarebbe consentito ma non la partenza per motivi di turismo. Se sono soggetto alla normativa italiana non ci posso andare. E non credo sia semplice, anche se l’assicurazione è straniera, ottenere il rimborso in caso di problemi, perché tutte le polizze anche estere hanno dei casi di esclusione se sto facendo qualcosa contrario alla normativa cui sono soggetto. Detto questo è chiaro che all’operatore estero non interessa verificare alcunché al momento dell’imbarco se parto da un paese estero. Di fatto occorre accollarsi il rischio di pagarsi tutte le spese che dovessero sopraggiungere in caso di positività intervenuta al di fuori del territorio nazionale.
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Poi siamo tutti d’accordo che sia surreale: solo in Italia sono stati in grado di partorire una normativa del genere…
Le polizze estere contro il Covid potrebbero avere limitazioni solo verso pochi e ben indicati paesi dove OMS o altri organismi mondiali sconsigliano viaggi (qualora fossero indicati - ma non sono indicati)federicamas ha scritto:Attenzione però che il decreto che ha istituto le liste dei paesi dice espressamente all’art. 49 “sono vietati gli spostamenti per Stati e territori di cui all’elenco E dell allegato 20” consentendomi il rientro se sono cittadino UE ( con quarantena etc) Quindi il rientro sarebbe consentito ma non la partenza per motivi di turismo. Se sono soggetto alla normativa italiana non ci posso andare. E non credo sia semplice, anche se l’assicurazione è straniera, ottenere il rimborso in caso di problemi, perché tutte le polizze anche estere hanno dei casi di esclusione se sto facendo qualcosa contrario alla normativa cui sono soggetto. Detto questo è chiaro che all’operatore estero non interessa verificare alcunché al momento dell’imbarco se parto da un paese estero. Di fatto occorre accollarsi il rischio di pagarsi tutte le spese che dovessero sopraggiungere in caso di positività intervenuta al di fuori del territorio nazionale.
Non è prevista alcuna limitazione a seconda della nazionalità del passeggero in relazione a decreti locali
E soprattutto non c’è alcuna differenza per il motivo per cui una persona si sta recando in quel paese
Le distinzioni fra turismo e/o lavoro e/o altre motivazioni non esistono, se non per le assicurazioni italiane, amex compresa, che si è resa abbastanza ridicola facendo questa distinzione, secondo me.
E aggiungo anche che mi pare normale che non vi siano esclusioni …trattandosi di una polizza con coperture specifiche contro il Covid ed essendo tutto il mondo alle prese con una pandemia globale.
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