E a Capodanno??
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Domanda per chi programma un viaggio: mettete tutti in conto/potete permettervi di stare in isolamento domiciliare per 14gg al rientro in Italia ?
Si, lo devo per forza mettere in conto.Amaranto1982 ha scritto:Domanda per chi programma un viaggio: mettete tutti in conto/potete permettervi di stare in isolamento domiciliare per 14gg al rientro in Italia ?
No. Non posso permettermelo
Non posso neanche permettermi il rischio di tornare da un paese dove c’è tampone da fare al rientro (soprattutto se rientro il giorno prima di dover riprendere a lavorare) con la possibilità di essere positivo.
Motivi per cui purtroppo dovrò soprassedere, nel caso, a fare viaggi
Direi che la mia unica speranza a questo punto è un vaccino almeno prima di Pasqua (prima di Natale penso sia impossibile)
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Io mi preoccupo di più di risultare positivo all'estero e di rimanere bloccato fuori. Sto programmando un viaggio nel breve periodo ed è l'unico grosso timore che ho.Amaranto1982 ha scritto:Domanda per chi programma un viaggio: mettete tutti in conto/potete permettervi di stare in isolamento domiciliare per 14gg al rientro in Italia ?
D'altra parte, non sono soggetto a isolamento/quarantena, sono stato più volte a contatto, anche ravvicinato e senza grandi protezioni con persone positive al covid.
Non penso sia il viaggio in sè un problema, ma il comportamento di ognuno di noi. Come si è ben visto, è più facile infettarsi in Sardegna avendo "rapporti intimi" con centinaia di persone che a Times Square indossando una ffp2.
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Stesso timore che ho io.Vigio ha scritto: Io mi preoccupo di più di risultare positivo all'estero e di rimanere bloccato fuori. Sto programmando un viaggio nel breve periodo ed è l'unico grosso timore che ho.
D'altra parte, non sono soggetto a isolamento/quarantena, sono stato più volte a contatto, anche ravvicinato e senza grandi protezioni con persone positive al covid.
Non penso sia il viaggio in sè un problema, ma il comportamento di ognuno di noi. Come si è ben visto, è più facile infettarsi in Sardegna avendo "rapporti intimi" con centinaia di persone che a Times Square indossando una ffp2.
Pensando ai miei tipici viaggi di lavoro, dove la mia sosta è solitamente 2/3 giorni, credo che il rischio si approssimi verso lo 0...da quel che ho capito il periodo di incubazione è maggiore, e dunque anche con un tampone in aeroporto non risulterei positivo.
Per una vacanza il discorso cambia: minimo partono 7 giorni, dunque periodo di incubazione minore e dunque maggiore possibilità di risultare positivi/avere sintomi all'estero e soprattutto, il gioco non ne varrebbe la candela. Un conto è muoversi per portare a casa "la pagnotta", un conto è rischiare per vezzo... la seconda posso rimandarla e mi fa desistere dal rischiare.
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Scusate ma mi sembrano tutte sciocchezze, non è che siccome stai in un posto 2 giorni invece di 8 allora sei al sicuro, siamo sempre tutti in "pericolo" io ho 3 figli che inizieranno scuola a breve... le probabilità triplicano e allora che si fa?
Francamente non sono d'accordo con i veti dello stato perchè non sono obiettivi, non puoi andare in un posto solo perchè Europa anche se il covid è fuori controllo lì, invece di aprire corridoi su paesi con rischio basso come fa UK...
allora cosa facciamo stiamo a casa fino al 2022? perchè di questo si parla infondo.
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Forse ci siamo spiegati male:chiaraweb ha scritto:Scusate ma mi sembrano tutte sciocchezze, non è che siccome stai in un posto 2 giorni invece di 8 allora sei al sicuro, siamo sempre tutti in "pericolo" io ho 3 figli che inizieranno scuola a breve... le probabilità triplicano e allora che si fa?
Francamente non sono d'accordo con i veti dello stato perchè non sono obiettivi, non puoi andare in un posto solo perchè Europa anche se il covid è fuori controllo lì, invece di aprire corridoi su paesi con rischio basso come fa UK...
allora cosa facciamo stiamo a casa fino al 2022? perchè di questo si parla infondo.
Non si sta parlando di “pericolo” ridotto perchè ci stai di meno (che poi, in realtà è anche così), ma si sta dicendo che essendo che sei sotto il periodo di incubazione non rischi di rimanere bloccato all’estero con il covid, e l’obbligo di essere curato chissà dove invece che in Italia
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Beh..potresti anche essere stato infettato in Italia e i sintomi apparire nei pochi giorni che sei fuori...no?dallaAllaZ ha scritto:Forse ci siamo spiegati male:
Non si sta parlando di “pericolo” ridotto perchè ci stai di meno (che poi, in realtà è anche così), ma si sta dicendo che essendo che sei sotto il periodo di incubazione non rischi di rimanere bloccato all’estero con il covid, e l’obbligo di essere curato chissà dove invece che in Italia
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Certo, non è da escludere. Dipende sempre dal contesto e dalle abitudini che hai a casafaffino10 ha scritto:Beh..potresti anche essere stato infettato in Italia e i sintomi apparire nei pochi giorni che sei fuori...no?
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Che se in Italia abbiamo ora circa 950 casi al giorno, e devo andare in messico dove i casi al giorno sono 6.500, direi che la probabilità di beccarmi il covid una volta arrivato in messico è nettamente più alta.chiaraweb ha scritto:
In che senso?
Ma facciamo finta che la tendenza e le statistiche nei due paesi siano pressochè simili: se viaggi per lavoro tendenzialmente sei esposto a più contatti sia durante il viaggio inteso come trasferimento (aeroporto, ecc) che come le relazioni interpersonali.
Probabilmente, in Italia, puoi prendere qualche accorgimento in più limitando le uscite da qualche giorno prima della partenza ed evitare il rischio d'incubazione mentre sei all'estero.
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VerodallaAllaZ ha scritto: Che se in Italia abbiamo ora circa 950 casi al giorno, e devo andare in messico dove i casi al giorno sono 6.500, direi che la probabilità di beccarmi il covid una volta arrivato in messico è nettamente più alta.
Ma facciamo finta che la tendenza e le statistiche nei due paesi siano pressochè simili: se viaggi per lavoro tendenzialmente sei esposto a più contatti sia durante il viaggio inteso come trasferimento (aeroporto, ecc) che come le relazioni interpersonali.
Probabilmente, in Italia, puoi prendere qualche accorgimento in più limitando le uscite da qualche giorno prima della partenza ed evitare il rischio d'incubazione mentre sei all'estero.
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Condivido il tuo pensiero, più che corretto. Poi la sfiga capita sempre, c’è poco da fare, ma in linea di massima, tranne che per lavori particolarmente a rischio, buona parte dei contatti e rischi si riescono ad evitare e vedo che molte aziende / hotel / locali (eccezioni a parte ....) stanno facendo un ottimo lavoro in questo senso.dallaAllaZ ha scritto: Che se in Italia abbiamo ora circa 950 casi al giorno, e devo andare in messico dove i casi al giorno sono 6.500, direi che la probabilità di beccarmi il covid una volta arrivato in messico è nettamente più alta.
Ma facciamo finta che la tendenza e le statistiche nei due paesi siano pressochè simili: se viaggi per lavoro tendenzialmente sei esposto a più contatti sia durante il viaggio inteso come trasferimento (aeroporto, ecc) che come le relazioni interpersonali.
Probabilmente, in Italia, puoi prendere qualche accorgimento in più limitando le uscite da qualche giorno prima della partenza ed evitare il rischio d'incubazione mentre sei all'estero.
A me preoccupa tanto la cabina di economy class degli aerei (inevitabile sul corto raggio) ma leggevo non ricordo dove, che le possibilità di contagio in aereo sono molto molto basse se si indossa mascherina e magari anche schermo
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Sentivo adesso il TG di Sky che diceva che in Thai hanno contagi zero... e che il 20% del business è in turismo (onestamente pensavo anche di più) ... chissà che ce la aprano per un rientro senza quarantena.
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Il turismo è molto meno del 20% in thai. E purtroppo dubito proprio che aprano ai turisti entro la fine dell’anno, senza assurde regole.chiaraweb ha scritto:Sentivo adesso il TG di Sky che diceva che in Thai hanno contagi zero... e che il 20% del business è in turismo (onestamente pensavo anche di più) ... chissà che ce la aprano per un rientro senza quarantena.
Il rientro da thai senza quarantena direi che sia già previsto. È un paese che fa parte di quel famoso elenco.
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É il contrario al momentoEnricoC ha scritto:Il turismo è molto meno del 20% in thai. E purtroppo dubito proprio che aprano ai turisti entro la fine dell’anno, senza assurde regole.
Il rientro da thai senza quarantena direi che sia già previsto. È un paese che fa parte di quel famoso elenco.
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Io vi consiglio anche di simulare tramite il sito iata https://www.iatatravelcentre.com/passpo ... ements.htm che è quello che più conta, perchè è il sistema adottato dalle compagnie aeree per accettare/negare l'imbarco.
Perchè permettere di andare per turismo in un paese chiuso? perchè non ci sono accordi bilaterali e coordinamento fra Stati. Ogni Stato fa i propri ragionamenti/calcoli e decide cosa aprire o chiudere, senza pensare/vedere/contattare lo stato terzo: la situazione è già complicata così, figuriamoci se si mettessero a fare accordi bilaterali per accettare reciprocamente i vari cittadini.
Capisco sia una rottura, ma capisco anche che essendo una situazione che evolve giorno per giorno, forse gli sforzi sarebbero più che l'utilità.
Perchè permettere di andare per turismo in un paese chiuso? perchè non ci sono accordi bilaterali e coordinamento fra Stati. Ogni Stato fa i propri ragionamenti/calcoli e decide cosa aprire o chiudere, senza pensare/vedere/contattare lo stato terzo: la situazione è già complicata così, figuriamoci se si mettessero a fare accordi bilaterali per accettare reciprocamente i vari cittadini.
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